Merkel e Hollande al V4 di Varsavia |
Lo scorso 6 marzo Varsavia ha
ospitato il summit periodico tra i capi di governo del Gruppo di Visegrád, o
anche V4, ossia il forum che raggruppa informalmente ormai dal 1991 Polonia,
Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Questo rassemblement prende il nome
dalla omonima cittadina ungherese adagiata nei pressi dell’ansa del Danubio nel
cui celebre castello ebbe luogo già nel 1335 uno storico congresso tra i
regnanti dell’Europa centrale. La particolarità non trascurabile dell’ultimo
vertice che ha visto protagonisti i premier polacco Donald Tusk, quello ceco
Petr Necas, l’ungherese Orbán Viktor e lo slovacco Robert Fico, è stata la
presenza su invito dello stesso V4 del presidente francese François Hollande e
del cancelliere tedesco Angela Merkel. E’ stato questo il primo incontro in assoluto
ai più alti livelli tra il Gruppo di Visegrád e il cosiddetto Triangolo di
Weimar, un altro forum che riunisce in summit periodici - anch’esso dal 1991 -
Francia, Germania e Polonia.
A tenere banco sono state
inevitabilmente le tematiche economiche. E’ stata espressa soddisfazione per il
recente accordo raggiunto in sede di Consiglio Europeo sul Quadro Finanziario
Pluriennale 2014-2020 con un rinnovato sforzo per la ricerca di un accordo con
il Parlamento Europeo, il cui consenso è necessario per l’entrata in vigore del
piano. I capi di governo si sono poi trovati d’accordo nel ribadire che la
trasformazione dell’unione economica e monetaria si fonda su quattro principi:
competitività, crescita, lavoro e apertura. La natura di questo processo è inclusiva
e tutti gli Stati che vogliano farne parte in un’integrazione più profonda sono
i benvenuti. La competitività è stata congiuntamente
riconosciuta preoccupazione principale degli stati e prerequisito fondamentale
per il raggiungimento di una crescita sostenibile e della piena occupazione. E’
stata poi confermata la determinazione nella creazione di un mercato unico
compiuto e nella conseguente rimozione delle barriere commerciali ancora esistenti,
con un accento particolare posto sull’integrazione dei mercati digitali, sulla
diffusione dell’e-commerce e della banda larga.
In questa rassegna di propositi
politicamente corretti si inseriscono le puntualizzazioni del primo ministro
ungherese che in conferenza stampa ha ricordato gli sforzi profusi
dall’Ungheria per abbattere il debito e per controllare il bilancio. “L’Ungheria
- ha detto Orbán - è e sarà partner nella realizzazione di una politica
economica europea che accanto alla riduzione del debito e al contenimento del
deficit sappia mettere in moto la crescita”. Ad una domanda dell’agenzia di
stampa ungherese MTI a proposito di una prima valutazione sulle misure di
politica economica adottate, Orbán ha così risposto: “L’Ungheria ha una sua politica economica e qui come in
altre occasioni, dal momento che non siamo parte dell’ Eurozona, abbiamo
chiesto uno spazio di manovra adeguato all’utilizzo degli strumenti necessari
per la risoluzione delle nostre difficoltà e dei nostri problemi”. ”I problemi
dell’Ungheria non sono gli stessi della Svezia o dell’Inghilterra e per questo
non è ragionevole aspettarsi la stessa politica economica. Tuttavia - ha concluso
Orbán - parteciperemo a questi dibattiti
armati di buon senso”.
Il ministro delle difesa Csaba Hende firma la Lettera di Intenti al V4 |
Il risultato più concreto del vertice
organizzato dalla presidenza di turno polacca, è stato raggiunto nel settore della cooperazione
militare. Il summit ha visto infatti anche la presenza dei ministri della
difesa del V4 che hanno sottoscritto una lettera di intenti per la creazione di
un proprio gruppo tattico armato. Il gruppo tattico armato del V4 si
aggiungerebbe a quelli già previsti e regolamentati dall’ Unione Europea, i cosiddetti
European Union Battlegroups, che hanno la scopo di agevolare e implementare l’allineamento
e l’integrazione degli eserciti nazionali. Il battelgroup del V4, che dovrebbe
vedere la luce nel 2016 dopo una esercitazione generale fissata
approssimativamente per l’anno precedente e la cui utilità è stata riconosciuta
anche dai ministri della difesa di Francia e Germania, sarà composto da 3000
unità e avrà la Polonia come stato chiave nella sua realizzazione. I capi di
governo del V4 hanno dimostrato in questo modo il loro impegno nel
rafforzamento delle capacità militari della Nato ma soprattutto dell’UE nel
quadro della Politica di Difesa e di Sicurezza Comune. E’ stata espressa la
convinzione nella necessità di mettere in comune le risorse destinate alla
difesa anche attraverso meccanismi e istituzioni regionali come il V4 e il
triangolo di Weimar per far fronte in maniera efficace alle pressioni che la
crisi finanziaria globale esercita sui bilanci militari. Il vertice di
Varsavia, dove si è parlato anche di Afganistan e Balcani occidentali, ha dato
anche la possibilità al ministro della difesa francese Jean Yves Le Drian di
fare il punto sulla situazione nel Mali ringraziando i paesi che hanno preso
parte alla missione, tra cui anche l’Ungheria. A tal proposito l’omologo
ungherese Csaba Hende, ha dichiarato che
quando determinate condizioni verranno soddisfatte, potrebbero prendere parte
all’operazione soldati ungheresi, anche a partire dal prossimo mese di aprile.
Secondo il quotidiano liberale polacco
Gazeta Wyborcza la presenza di Hollande e Merkel al summit del V4 non fa altro
che premiare il positivo dinamismo di una aera del continente che nel quadro
generale della crisi si è dimostrata più virtuosa rispetto ai problemi creati
dall’ Europa meridionale e mediterranea.
Alla luce di queste
considerazioni sembra ormai preistorico l’acronimo di PECO (Paesi dell’Europa
Centro Orientale) utilizzato in sede UE per definire un' area politico-geografica
di sostanziale disagio e difficoltà economica di natura post-sovietica.
Fonti: kormany.hu, mon.gov.pl, kprm.gov.pl
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