giovedì 13 febbraio 2014

I GIUDICI UNGHERESI IGNORANO IL DIRITTO COMUNITARIO: LA CORTE SUPREMA PRESENTA UN RAPPORTO POCO IDILLIACO

La sede della Kúria a Budapest
Venerdì 7 febbraio scorso la Corte Suprema (Kúria) ungherese ha presentato in una conferenza stampa le conclusioni di due gruppi di lavoro che hanno analizzato il processo di redazione delle decisioni e il tema dei rapporti col diritto comunitario. In  particolare il titolo della relazione che ha riguardato quest’ultimo aspetto, esposta dal giudice della Kúria András Osztovitsz, è stato “L’adattamento al diritto dell’Unione Europea: le esperienze delle iniziative di procedura di rinvio pregiudiziale”. 
Per descrivere lo stato del rapporto tra diritto interno e diritto comunitario in Ungheria il giudice Osztrovitsz usa la figura del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Ci sono eccellenze ma anche imperdonabili mancanze. In linea di massima i giudici magiari sono ancora lontani da una significativa e importante applicazione del diritto europeo nella giurisprudenza "domestica". 
C'è ancora molto da fare e tanto terreno da recuperare specie rispetto agli altri stati membri. 




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